mercoledì 5 dicembre 2012

NO AI BOTTI A PORDENONE, ANCHE QUEST'ANNO REGOLAMENTO DISATTESO?



A Pordenone è da anni in vigore una norma del Regolamento Comunale d’Igiene che recita :

capitolo 6 - rumore, articolo 38- comma 9
“Sparo di petardi, mortaretti, e simili in luogo pubblico o aperto al pubblico:
è vietato lungo le strade, piazze e aree pubbliche e aperte al pubblico, il lancio o lo scoppio di petardi, mortaretti  o  simili,  in particolare nel periodo delle festività natalizie, di capodanno, Epifania e carnevale.  Può essere concessa deroga qualora l’attività svolta professionalmente sia attuata durante  manifestazioni o intrattenimento soggetti ad autorizzazione o licenza di Pubblica Sicurezza, comunque nel rispetto della vigente normativa in materia.”

Il Regolamento Comunale d'Igiene è stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale n.112 del 12.11.2007 ed è in vigore dal primo gennaio del 2008.

Nonostante il divieto, la consuetudine dello sparo di botti e petardi in città non è, purtroppo, mai venuta meno: ogni anno assistiamo al consumarsi di questa riprovevole e incivile  usanza nelle strade, sia in centro città che in periferia, e non ci risultano essere elevate sanzioni ai trasgressori. 

Lo scorso anno abbiamo lanciato un accorato appello attraverso gli organi di stampa, chiedendo all'Amministrazione Comunale di impegnarsi affinché la cittadinanza venisse adeguatamente informata circa il divieto.
La nostra voce, così come quella di altre associazioni animaliste che operano sul territorio, è rimasta inascoltata.
Se ne è potuto riscontrare il risultato soprattutto nelle ultime ore che hanno preceduto il capodanno 2012, con un continuo scoppio di mortaretti e petardi di ogni genere in pieno centro, un vero e proprio "bombardamento" che avrà forse lasciato bonariamente indifferenti le autorità preposte ai controlli (vedi l'annunciata presenza di agenti della Polizia Municipale e dello stesso Sindaco in piazza).  

Non riusciamo a comprendere le ragioni che spingono un’Amministrazione Comunale dotata di norme in materia di sicurezza, igiene e tutela animali, a lasciare che le stesse siano così palesemente disattese, mancando di informare e sensibilizzare in maniera adeguata ed efficace i suoi cittadini.

Apprendiamo dagli organi di stampa che il Comune di Pordenone affronterà, per le festività natalizie e di fine anno, la spesa di 70 mila euro, di cui 11 mila per lo spettacolo pirotecnico della notte di San Silvestro. Ci chiediamo se è mai stato previsto di destinare anche una minima parte di queste cifre a una campagna informativa sul divieto di lancio e scoppio di petardi, fuochi e mortaretti in città, e sulle conseguenze degli stessi sugli animali, di cui Pordenone si proclama da sempre amica.

E, anche volendo evitare costose campagne di sensibilizzazione, siamo certi che il Comune disporrebbe di mezzi e risorse tali da veicolare, a costi pari allo zero, un messaggio importante come questo, dimostrando che senso civico e rispetto non sono sfumature ma valori che guidano scelte quotidiane, come quella di festeggiare il nuovo anno senza nuocere a migliaia di animali.

Quest’anno Animalisti FVG si rivolge al Sindaco di Pordenone per chiedere non più la semplice attuazione della norma sopra citata bensì un’ordinanza di divieto totale per i botti su tutto il territorio comunale, poiché con l’attuale normativa restano comunque possibili il lancio e lo scoppio di botti, fuochi e petardi nelle proprietà private.

Da tempo altri Comuni Italiani (Torino, Venezia, Bari, per citarne alcuni) hanno emanato ordinanze in questo senso: crediamo i tempi siano maturi perchè anche la nostra città, Pordenone, segua questo esempio di sensibilità e di civiltà.

In ultimo, per quanto concerne gli ormai inevitabili "festeggiamenti" di fine 2012, chiediamo al Comune di mettere in atto tutte le misure necessarie alla tutela degli animali (in particolare colonie feline e fauna selvatica) presenti nelle adiacenze del sito interessato dal lancio dei fuochi d'artificio.

L'augurio che ci facciamo è quello di un San Silvestro che non si trasformi in un incubo per così tanti animali.    

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