sabato 30 marzo 2013

ANIMAL STUDIES, IL NUMERO 2 DA OGGI IN DISTRIBUZIONE ANCHE A PORDENONE


Da oggi a Pordenone è in distribuzione "Like me? Mente e diritti negli altri animali", secondo numero della Rivista italiana di antispecismo ANIMAL STUDIES. Il numero, a cura di Domenica Bruni, è disponibile per consultazione presso la Biblioteca Civica di Pordenone e, per l'acquisto, alla Libreria Al Segno (Vicolo del forno 2).


"Per buona parte del Novecento gli scienziati hanno considerato gli animali non umani dominati e agiti dalla tirannia degli istinti, privi di mente, pensiero, credenze, sentimenti e motivazioni. Si è fatto fatica a pensare ai nostri compagni di viaggio sulla terra come a soggetti di una vita, a punti di vista sul mondo. Oggi è finalmente possibile raccontare la storia del tramonto di un’idea, vale a dire del modello cartesiano di animale-macchina che priva gli animali non umani di un mondo interiore, quello stesso mondo che nessun animale umano sarebbe disposto a barattare per nessuna ragione."
Domenica Bruni

giovedì 21 marzo 2013

IL MENÙ DI PASQUA...CHE NON FA MALE A NESSUNO




Per una Pasqua veramente "buona"e nel rispetto di ogni essere vivente un menù senza crudeltà elaborato da Alessandra, per i lettori golosi del nostro blog. Go vegan!

ANTIPASTO - CANNOLO DI SFOGLIA DI TOFU RIPIENO DI CAROTE GLASSATE CON INSALATA DI CAMPO

Ingredienti
un panetto di tofu morbido al naturale
4 carote
1 quarto di verza
10 grammi di malto di riso
2 foglie di alloro
semi di papavero
insalata di campo (a seconda dei gusti)
tamari
succo di limone
olio evo, sale e pepe q.b.

Procedimento
mettere il panetto di tofu nel congelatore per 1 ora e poi tagliarne 4 fette sottili , che andranno
riposte in frigo
pelare le carote e affettarle alla julienne
cuocere a fuoco basso con un po d'olio e alloro  per circa 10 minuti e salare alla fine
togliere dal fuoco e condire con malto di riso e pepe macinato
sbollentare per 2 minuti le foglie di verza in acqua salata, scolare e raffreddare in acqua e
ghiaccio
strizzare le foglie di verza, tagliarle a listarelle e unirle alle carote, togliere l'alloro
aggiungere olio evo
prendere dal frigo le fette di tofu e distribuirvi sopra il composto preparato in precedenza,
arrotolando successivamente il tofu su se stesso per formare dei cannoli
spennellare con olio di oliva, guarnire con semi di papavero e infornare a 180° per 5 minuti
comporre il piatto con insalatina di campo

PRIMO -RISOTTO AGLI ASPARAGI VERDI E MELOGRANO

Ingredienti
320 grammi di riso Carnaroli
3/4 di litro di brodo vegetale
1 cipolla bianca
1/2 bicchiere di vino bianco
4 etti di asparagi verdi freschi
1/2 melograno
olio evo, sale e pepe q.b
burro di soia per mantecare

Procedimento
mondare e tritare la cipolla e soffriggerla
mondare gli asparagi, tagliarli a dadini e unirli alla cipolla, facendo cuocere 10 minuti
unire il riso e rosolarlo finché i chicchi non diventano trasparenti
aggiungere il vino bianco e farlo sfumare per il tempo necessario, aggiustando di sale e di pepe
unire poco alla volta il brodo bollente e a tre quarti di cottura unire i chicchi di melograno
e terminare la cottura
mantecare con mezzo cucchiaio di burro di soia

SECONDO-SEITAN AI FUNGHI PORCINI

Ingredienti
300 grammi di seitan
20/30 grammi di funghi porcini
1 spicchio d'aglio
latte di soia
shoyu (salsa di soia) 2 cucchiai
farina integrale q.b.
2 cucchiai di salsa di soia q.b.
olio evo, sale e pepe q.b.

Procedimento
ammollare i funghi porcini per 2 ore in acqua tiepida
tagliarli a pezzetti e cuocerli per circa 10 minuti con 1 spicchio d'aglio
tagliare il seitan a listarelle e passarlo nella farina integrale
in una padella far riscaldare l'olio con 2 cucchiai di salsa di soia, aggiungere le listarelle di seitan e il liquido dell'ammollo dei funghi (dopo averlo filtrato con un colino o una garza) e cuocere per 10 minuti a fiamma viva, finché il liquido non si sia consumato
aggiustare di sale e di pepe, aggiungere mezzo bicchiere di latte di soia, coprire la pentola con un coperchio e cuocere per altri 10 minuti

CONTORNO-GIARDINO DI PRIMAVERA

Ingredienti
12 asparagi verdi
32 fave fresche
4 patate piccole
1 zucchina verde medio grande
8 taccole
1 carota media
1 gambo di sedano
4 ravanelli
erba cipollina
50 grammi di germogli di soia freschi
maionese di riso e un trito di erbe aromatiche
olio evo, sale e pepe q.b.

Procedimento
tagliare le verdure in pezzetti più o meno uguali
sbollentarle in acqua e sale e raffreddarle in acqua e ghiaccio come segue:
asparagi verdi: pezzi da 5 centimetri, bollitura 3 minuti
taccole: pezzi da 5 centimetri, bollitura circa 30 secondi
patate: dividerle in 4 pezzi, bollitura 8 minuti
zucchine: pezzi da 5 centimetri, bollitura 4 minuti
fave: bollitura 10 minuti e poi togliere la buccia
sedano e carote: pezzi da 5 centimetri, bollitura 5 minuti

condire tutte le verdure con olio evo e pepe e servirle accompagnate dalla maionese
a cui si aggiungerà un trito di erbe aromatiche a piacere

DOLCE-TORTA SACHER

Ingredienti
per la base:
230 grammi di farina "0"
2 cucchiai di cacao in polvere
150 grammi di zucchero di canna chiaro
55 grammi di olio di semi di girasole
230 grammi di latte di soia alla vaniglia
80 grammi di cioccolato fondente
1/2 busta di cremor tartaro o lievito per dolci
50 grammi di marmellata di albicocche

per la farcitura:
150 grammi di marmellata di albicocche

per la copertura:
150 grammi di cioccolato fondente
70 grammi di latte di soia
2 cucchiaini di malto di riso

Procedimento
fondere a bagnomaria il cioccolato per la base
in una ciotola setacciare la farina con cacao e lievito
in una ciotola a parte mettere lo zucchero, l'olio, la marmellata, il latte di soia
e il cioccolato fuso
amalgamarli e incorporare poco alla volta la farina con cacao e lievito, mescolando bene
ungere una teglia di 24 cm di diametro e versarvi il composto ottenuto, infornando per circa 30 minuti a 160 gradi
dopo aver lasciato raffreddare la base dividerla in 2 dischi
farcirla con la marmellata, ricomporre la torta e spennellarla con un velo di marmellata

far fondere a bagnomaria il cioccolato con il malto di riso e il latte, amalgamare bene il tutto e
ricoprirvi tutta la superficie della torta aiutandosi con una spatola

accompagnare con panna montata vegetale a piacere e servire a temperatura ambiente

mercoledì 20 marzo 2013

LA FIERA DEGLI UCCELLI DI ARZIGNANO (VI): PRESIDIO DI PROTESTA



Arzignano, paese in provincia di Vicenza, è la cornice di questa fiera giunta alla sua 32° edizione. La fiera ha luogo in un’estesa area verde che ospita, oltre alla classica gara canora, esposizioni di uccelli da richiamo, gabbia e voliera, spettacoli di falconeria, una mostra di animali da cortile e stand legati al mondo venatorio.
Gli organizzatori non si fanno mancare proprio niente, scomodando anche i cavalli e proponendo ai più piccoli il “battesimo della sella”.
Il tutto avviene- ironia della sorte- il 25 aprile di ogni anno: giorno della liberazione, ma non per le centinaia di animali prigionieri di questa manifestazione.
Durante l’edizione 2012 un gruppo di attivisti locali (Grifo Mansueto) ha appeso alcuni striscioni con un chiaro messaggio di dissenso, contro la caccia e per la rivendicazione del diritto alla libertà per questi animali. “Abbiamo deciso di dare un segnale ai visitatori poco attenti, che credono di andare ad una fiera e invece diventano complici della diffusione e della cultura spietata della caccia” – hanno spiegato gli attivisti in una nota.



Il 25 aprile 2013 avrà luogo, dalle ore 10 alle ore 13, 
una manifestazione di protesta 
all’ingresso della 32° Fiera degli uccelli di Arzignano:
 un presidio pacifico per dire NO 
all’ennesima sagra della gabbietta, 
per un 25 aprile davvero degno di tale nome 
anche per gli animali.


LA LIBERTÀ È UGUALE PER TUTTI. 


evento su Facebook

venerdì 15 marzo 2013

STOP AI TEST COSMETICI SUGLI ANIMALI, UNA VITTORIA ATTESA A LUNGO


11 Marzo 2013, una data attesa per 23 anni.
E' questo, infatti, il tempo che ci è voluto perché fosse finalmente messa la parola fine ai test su animali in ambito cosmetico in Europa.
L'iter che ha portato a questo risultato è stato travagliato e ricco di proroghe, promesse non mantenute, rinvii dell'ultimo minuto e colpi di scena. Sono stati, per le associazioni animaliste europee, 23 anni di battaglie scanditi da manifestazioni, marce, petizioni, lunghe attese per le votazioni del Parlamento Europeo, delusioni e speranze.

La Direttiva 2003/15 impone il divieto di sperimentare su animali, o importare, anche gli ingredienti oltre ai prodotti cosmetici: un traguardo che ha rischiato di slittare ulteriormente, con l'ipotesi di una proroga di ulteriori 10 anni. Questa prospettiva è stata fortunatamente vanificata grazie all'impegno delle associazioni animaliste e all'indignazione dell'opinione pubblica; una vittoria che, ci si auspica, possa presto portare a una ricerca senza animali a tutti i livelli, anche in campo didattico e medico/farmaceutico.
La LAV ha celebrato questa giornata speciale con una conferenza stampa e un brindisi a Roma, in piazza del Pantheon-piazza non scelta a caso poiché ha visto le prime manifestazioni antivivisezioniste su questo tema.
Gianluca Felicetti e Michela Kuan
Con la LAV erano presenti anche alcune aziende che hanno fatto della loro etica antivivisezionista una politica aziendale, ricordando l'importanza dello Standard Internazionale "Stop ai test su animali". Il bando ai test cosmetici sugli animali, ha ricordato Gianluca Felicetti, è stato salutato con entusiasmo dall'UNIPRO (Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche) che lo ha definito come portatore di benefici per tutti, aziende comprese.
Molto importante è il divieto di importazione da paesi terzi di ingredienti testati, ha sottolineato Michela Kuan-responsabile LAV Vivisezione- perché in questo modo anche i paesi non appartenenti all'UE (due realtà di peso sono Cina e Usa) dovranno fare i conti con un mercato, quello Europeo, che imporrà loro un cambiamento nelle metodologie di produzione. Una ricerca senza animali è doverosa e anche possibile, con più di 20.000 materie prime, in campo cosmetico, disponibili sul mercato senza bisogno di test.
Non ci sono più scuse e il mercato dovrà seguire questa strada, finalmente etica e pienamente rispettosa di ogni essere vivente. 



Michela Kuan
 biologa e responsabile settore vivisezione LAV
Gianluca Felicetti racconta come tutto sia iniziato 23 anni fa, nell'incredulità generale e nello stupore di tanta parte dell'opinione pubblica, allora ignara della sofferenza che si celava dietro tanti prodotti dell'industria cosmetica. Negli anni, grazie al costante impegno del movimento per i diritti animali e al pionerismo di alcune aziende coraggiose che hanno creduto nei metodi sostitutivi alla sperimentazione animale, è stato possibile vincere questa piccola grande battaglia. E qualcosa, da allora, è indubbiamente cambiato; lo hanno capito anche gli "addetti ai lavori" che, per la prima volta, sono costretti a riconoscere le istanze antivivisezioniste come qualcosa di forte e corale e non più come le rivendicazioni di pochi visionari. Aggiunge Felicetti: "Questo traguardo, unito al positivo decorso giudiziario contro Green Hill e alla recente dichiarazione della Menarini-RTC che ha rinunciato alla sperimentazione su otto beagle, ci danno la forza per urlare, ancora di più, il nostro no alla vivisezione e pretendere che non vengano più autorizzati esperimenti basati sulla crudeltà e su un business economico a scapito, oltretutto, di una rigorosa e utile ricerca per l'uomo".
La vivisezione è un business al quale è tempo di far fare, tutti insieme, corto circuito: lo dobbiamo ai 150 milioni di animali allevati, utilizzati e uccisi per fini sperimentali ogni anno nel mondo
.


PETIZIONE POPOLARE PER UN CIRCO SENZA ANIMALI A LIGNANO SABBIADORO





L'estate è da sempre una "stagione d'oro" per i circhi con sfruttamento di animali, che attendano con grande frequenza nelle località balneari di tutta Italia. Lignano, per citare un esempio in regione, non è da meno, ospitando diverse realtà di questo genere, piccole e grandi.

In previsione della prossima stagione c'è chi ha deciso di non restarsene con le mani in mano, dandosi da fare per un possibile cambiamento: è così, grazie all'iniziativa e all'impegno di Elisa- attivista di Lignano, che nasce la petizione popolare per un circo senza animali, tramite la quale sarà chiesto al primo cittadino Luca Fanotto di emanare un'ordinanza che, di fatto, impedisca l'attendamento di circhi con animali sul territorio comunale.

La raccolta firme, iniziata la scorsa settimana, è ancora aperta e continua in diversi punti della città:

-Agenzia Cep Immobiliare di Via Miramare 21/23
-Bar tavernetta Vitasana di Via Porpetto 41
-Bar Netc@fe di Corso degli Alisei 11
-Ambulatorio veterinario del Dott. Roberto Bidin in Viale Europa 6
-Gli amici di Pluto in Via Latisana 194
-Centro cinofilo Zampamica

La petizione, proprio perché indirizzata al Sindaco di Lignano, sarà esclusivamente a mezzo cartaceo e a firma dei soli residenti; per quanti in zona volessero dare una mano ad Elisa nella raccolta firme, questi i contatti:

Cell.339 151 3081
elisaciaramella@libero.it
https://www.facebook.com/elisa.ciaramella

Ecco il testo della petizione:

I SOTTOSCRITTI CITTADINI

nella convinzione che

la prigionia, l’addestramento e l’esibizione in spettacoli non siano una libera scelta dell’animale ma una costrizione e che tale costrizione, comunque attuata, è necessariamente una violenza da cui derivano sofferenze la vita degli animali nel circo sia incompatibile con le loro caratteristiche etologiche al contrario, è apprezzabile e fonte di divertimento condivisibile da tutti la visione dell’espressione delle abilità umane negli spettacoli del circo, attività volontaria e non coatta

CHIEDONO VENGA EMANATA UN’ORDINANZA CHE

- vincoli l’attendamento dei circhi a criteri di detenzione e gestione degli animali che tengano conto delle loro esigenze etologiche attraverso dei controlli costanti ed approfonditi da parte delle autorità preposte alla salvaguardia e benessere animale;
- escluda, dalle specie animali autorizzate al seguito del circo, quelle identificate dalla Commissione Scientifica CITES del Ministero dell’Ambiente come “non compatibili con la detenzione in una struttura mobile”;
- quale rappresentante della volontà popolare, concretizzi la presente istanza utilizzando l'Ordinanza del maggio 2011 del Comune di Alessandria.

Il provvedimento di Alessandria vieta l'utilizzo e l'esposizione di animali appartenenti a specie selvatiche ed esotiche in attività di spettacolo ed intrattenimento pubblico sul territorio comunale, consentendo l'attendamento esclusivamente ai circhi e alle mostre zoologiche itineranti con al seguito animali appartenenti a specie quali zebre, camelidi, bisonti, bufali, bovidi, struzzi e rettili nel rispetto di precisi requisiti strutturali. Il periodo di installazione dei circhi equestri è compreso tra il primo novembre e il 10 gennaio di ogni anno e non verrà rilasciata più di una concessione all'anno. Le strutture circensi dovranno presentare domanda di attendamento presso il Comune entro il 31 dicembre dell'anno in corso per l'attività da svolgere nell'anno successivo. Le domande prive della necessaria documentazione saranno respinte. L'ufficio comunale competente stilerà un elenco delle domande in relazione alla data di presentazione entro il primo marzo di ogni anno. I circhi attendati sul territorio dovranno assicurare che i ricoveri degli animali siano contenuti in un perimetro recintato che impedisca l'entrata di persone non autorizzate e limiti il rischio di fuga degli animali per il quale dovrà disporre di un piano di emergenza, assicurare l'assistenza veterinaria, non mantenere vicine specie fra loro incompatibili per motivi di competizione, non utilizzare il fuoco negli spettacoli con animali, e non utilizzare gli animali prelevati in natura. Qualora gli spazi a disposizione degli animali non corrispondano alle misure minime richieste o non siano conformi alle disposizioni di legge o dell'ordinanza, l'attendamento verrà vietato. Le effrazioni a tale ordinanza comportano la cessazione immediata dell'attività o l'obbligo della rimessa e ripristino dei luoghi. Gli autori delle violazioni non potranno richiedere la concessione di attendamento per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di accertamento delle violazioni stesse.


venerdì 8 marzo 2013

CORMONS (GO) DICE NO AI CIRCHI CON ANIMALI


No ai circhi che facciano uso di animali per i loro spettacoli.
Apprendiamo con soddisfazione che il Comune di Cormòns sarà la prima municipalità provinciale e tra le primissime in tutto il Friuli Venezia Giulia ad approvare il veto agli spettacoli itineranti che utilizzino animali esotici per intrattenere il pubblico. Questo tema è stato discusso in sede di assemblea della commissione Statuto e Regolamento, mettendo d'accordo sia maggioranza che opposizione: il risultato è l'avvio di un iter che dovrebbe approvare, a breve, un’ordinanza municipale a tutela della salute degli animali. 

A tale scopo è stato redatto un documento che sarà presto sottoposto all’esame del consiglio e che prevede appunto il divieto di utilizzo del suolo pubblico agli spettacoli itineranti che facciano uso di animali in cattività. 
La norma ricalca quelle già approvate da diverse municipalità italiane, anche e soprattutto sull'onda delle reazioni di indignazione e sconcerto in seguito alla triste vicenda della giraffa Alexander, fuggita lo scorso autunno dal recinto di un circo attendato a Imola e successivamente morta a causa dello stress subìto. L'episodio, non raro nel triste mondo dei circhi con sfruttamento di animali, ha messo in luce ancora una volta la realtà di ciò che si cela "dietro il sipario" di questi spettacoli: una vita di sottomissione e prigionia per centinaia di esseri senzienti ai quali sono negati dignità e diritti.
L'augurio è che presto tanti altri comuni italiani seguano l'esempio, dando un segnale forte all'opinione pubblica e agli addetti ai lavori. Un circo senza animali è l'unico circo possibile.

giovedì 7 marzo 2013

TENTATIVO DI CENSURA DEL MEGA CARTELLONE ANTISPECISTA A GROSSETO



Comunichiamo di aver ricevuto un provvedimento ingiuntivo da parte dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) nel quale ci viene chiesto di non proseguire con le pubblicazioni di “Chi mangi oggi?” su tutto il territorio nazionale.
Comunichiamo inoltre che la ditta incaricata dell’affissione del mega cartellone antispecista a Grosseto (la Semar s.a.s. di Grosseto) ha deciso di propria iniziativa di provvedere al suo oscuramento, in conseguenza dell’ordine di rimozione ricevuto da CBS Outdoors di Milano dalla quale dipende.
Secondo le intenzioni della ditta di Grosseto il tutto dovrebbe avvenire oggi, giovedì 7 marzo.
Associazione D’Idee Onlus ha quindi fatto pervenire alla ditta in questione una diffida “a dare corretta esecuzione al mandato commerciale” (e quindi intimando la ditta incaricata a non rimuovere il mega cartellone) da parte del proprio legale, l’avvocato Carlo Prisco di Milano.
Di seguito pubblichiamo i documenti a causa dei quali potremmo subire un atto di censura.

Campagne per gli animali

elenco documenti:

Ingiunzione dell’Istituto di Autodisciplina (IAP)
Ordine di rimozione comunicato da CBS Outdoor a Semar s.a.s.

venerdì 1 marzo 2013

LA CAMPAGNA "CHI MANGI OGGI?" E' ARRIVATA ANCHE A GROSSETO



Dopo Pordenone e Torino, la campagna "CHI mangi oggi?" è arrivata anche a Grosseto grazie ad Associazione D’Idee Onlus, con l'affissione di un cartellone gigante in un punto strategico e di grande traffico della città.
Le reazioni, anche in questo caso, non si sono fatte attendere: la notizia del "bambolotto in vaschetta", protagonista della "campagna shock" (queste le parole maggiormente usate per descrivere la pubblicità) ha fatto il giro della rete in poche ore, rimbalzando di testata in testata a livello nazionale.
Sono intervenuti il primo cittadino di Grosseto ed esperti in campo pubblicitario, è stato indetto un sondaggio on line per testare le reazioni della gente.
Campagne per gli Animali, ideatrice della campagna , ha pubblicato un comunicato che riportiamo e di cui condividiamo ogni parola:


L’affissione dei mega-manifesti della pubblicità “Chi mangi oggi?”, a Grosseto e in altre città italiane come Torino e Pordenone, ha sortito l’effetto desiderato, ossia far riflettere e discutere le persone.
Il nostro intento come ideatori di questa campagna era esattamente questo. Riteniamo interessante dal punto di vista antropologico evidenziare che la fotografia di un bambolotto rappresentante le fattezze di un bambino umano, smembrato e impacchettato, suscita generalmente indignazione e disgusto, mentre le continue e quotidiane pubblicità raffiguranti i corpi degli animali non umani smembrati e impacchettati in varie modalità non provocano lo stesso disgusto, anzi al contrario paiono universalmente accettate.
La cultura della nostra società antropocentrica ci abitua alla visione di violenze e crudeltà nei confronti di esseri senzienti che vengono schiavizzati, torturati e uccisi con il benestare del comune sentire, solo perché non appartenenti della nostra specie.

Ecco quindi che se al posto di un agnello smembrato e incellofanato ci si ritrova un feticcio raffigurante un bambino, allora scoppia lo scandalo: le nostre coscienze sono obbligate a fare i conti con il nostro operato, con la nostra crudeltà, la nostra indifferenza, pertanto reagiamo indignandoci.
Per una pecora un agnello è il suo bimbo, tanto quanto lo è un bambino umano per sua madre, e ciò a prescindere dalla specie animale di appartenenza e dal valore che noi le diamo. L’affetto materno e il sentimento che lo genera non conoscono confini di specie. Ciò però viene del tutto negato in nome della superiorità della specie umana, che si arroga il diritto di disporre a proprio piacere di ogni essere senziente e del pianeta.


La nostra è una lotta di liberazione che ha come nemico l’antropocentrismo e lo specismo, la discriminazione e il pregiudizio che alimentano una filosofia di vita e un sistema sociale che a loro volta generano altro pregiudizio. Non siamo una setta, un partito, o degli squilibrati, siamo semplicemente delle persone che considerano razionalmente il rapporto umano-non umano da una nuova prospettiva che non è quella antropocentrica dominante.
Si può vivere su questo pianeta impattando il meno possibile sugli altri: la nostra stessa esistenza ne è la dimostrazione pratica. In quanto animali onnivori noi abbiamo la fortuna di poter scegliere ciò che intendiamo mangiare.

Vorremmo specificare che non esiste un movimento vegano, o una setta vegana, esistono solo persone e reti di persone e gruppi che seguono una filosofia di vita assolutamente laica e distante da motivazioni mistiche e religiose, e fondata su principi di solidarietà, giustizia, empatia ed egualitarismo.
La pratica vegana è seguita da numerose persone (e le statistiche demografiche attestano che in Italia sono in crescita) per diverse ragioni: noi siamo vegani etici e consideriamo il veganismo una filosofia di vita necessaria alla visione antispecista che propagandiamo. Le ragioni salutistiche non ci riguardano, e comunque Donald Watson, che nel 1944 fondò in Inghilterra la Vegan Society e coniò il termine “vegan”, è morto nel 2005 alla considerevole età di 95 anni.

Campagne per gli animali
www.campagneperglianimali.org

Facciamo nostre queste importanti riflessioni su "CHI mangi oggi'", campagna che ha un iter singolare e nella quale abbiamo creduto fortemente fin dall'inizio; sull'immagine del bambolotto sono stati spesi fiumi di parole ed è stato possibile sondare una significativa gamma di reazioni che riteniamo indicative di come l'animo umano, messo di fronte alle proprie responsabilità, possa innalzare un solido muro di autodifesa.
La negazione (e mistificazione) della realtà è lo strumento che rende invisibile la sofferenza di altre specie, mettendo a tacere ogni più piccolo rigurgito della nostra coscienza. Il bambolotto di plastica, nella sua disarmante semplicità, ha il merito di essere riuscito a creare una falla, uno squarcio nella apparentemente intatta tela bianca che la nostra società dipinge per ciascuno di noi.
Attraverso quello squarcio, se vogliamo osservare bene, c'è il destino di un numero infinito di animali non umani, ci sono le vere immagini oscene-quelle dei loro corpi fatti a pezzi, immagini che oggi non offendono quel "comune senso del pudore" che con tanta ipocrisia si va invocando. 


Il nostro personale augurio è che questa campagna possa essere replicata in molte altre città. Sul sito di Campagne per gli Animali è possibile trovare tutte le informazioni utili per fare propria l'iniziativa :  http://bit.ly/ZuwTaE